Se si considera la visione di P. Kotler per il quale il marketing ha le sue origini nel fatto che gli uomini hanno bisogni e desideri, si può dire che il marketing è nato sin dalla preistoria. Anche se si hanno testimonianza sin dai tempi più antichi di alcune forme di marketing, questa disciplina vera e propria si può far risalire ai primi del Novecento come strumento di regolazione dei rapporti tra imprese e mercato. Negli anni sono cambiati gli approcci in base anche alla società che si evolve, ai consumi che aumentano e la concorrenza sempre più ampia. Ed ecco la necessità di ricorrere a forme sorprendenti e alternative per convincere un consumatore sempre più attento, informato e colmo di notizie a far scegliere un prodotto, a preferire un’azienda piuttosto che l’altra. Nel 1984 il pubblicitario J. C. Levinson conia il termine “Guerrilla Marketing” per indicare una forma di promozione non convenzionale, a costi contenuti basato sull’uso creativo dei mezzi. Si rivalutano tutti i “vecchi” metodi del passa-parola, graffiti e murales, istallazioni. La parola d’ordine è colpire. In un mercato così saturo occorre stupire il consumatore. Il Gurrilla Marketing è un tipo di promozione estremamente empatico e coinvolgente; occorre sfruttare al massimo, con grande creatività i propri mezzi e le proprie potenzialità creando un qualcosa di diverso, fantasioso e perchè no artistico. Se tutto ciò si tramuterà in numeri? La formula giusta non è ancora stata scoperta ma sicuramente sarete notati e chiaccherati quindi ha già funzionato!
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